Il notaio: una garanzia per rispetto delle ultime volontà.
Il testamento è l’atto con cui un individuo (testatore) manifesta la propria volontà in merito alla disposizione dei propri beni successivamente alla sua morte.
Esistono diverse forme di testamento, e in tutte queste la figura del notaio rappresenta un punto di riferimento e una garanzia a tutela del testatore e dei suoi beni.
Ma come si scrive un testamento? E quali tipi di testamento esistono?
È il testamento scritto di pugno dal testatore: per far sì che sia valido deve essere scritto a mano (non a macchina o a computer), deve riportare la data e la firma del testatore.
Il testamento olografo, conservato personalmente o affidato a persona di fiducia, corre il rischio di essere smarrito ed è inoltre facilmente impugnabile. Inoltre questo tipo di atto può risultare di difficile interpretazione, in quanto scritto con un linguaggio comune e non con un gergo tecnico.
Questo tipo di testamento viene redatto dal notaio che, alla presenza di due testimoni, prende nota delle volontà del testatore, il quale sottoscrive poi l’atto.
La garanzia offerta dal testamento pubblico consiste nell’assoluta chiarezza e precisione dei contenuti, in quanto redatti dal notaio, che grazie alla propria conoscenza giuridica può definire con precisione le volontà del testatore.
Il testamento pubblico può essere disposto anche da persone impossibilitate a scrivere in autonomia.
E’ il testamento scritto a mano o con altri mezzi dal testatore, oppure da questi dettato ad una terza persona che si occupa della scrittura. Il testamento segreto, firmato e sigillato, viene poi consegnato ad un Notaio che si occupa della sua custodia e della pubblicazione in seguito alla morte del testatore.
Rivolgersi al notaio è essenziale nel caso di un testamento con efficacia internazionale. Quando le volontà del testatore comprendono beni che si trovano all’estero, è fondamentale gestire la redazione del testamento con scrupolosa attenzione, affinché rispetti tutte le caratteristiche richieste ai testamenti internazionali.
I notai Giuseppe Gorlani e Roberta de Paoli Ambrosi sono peraltro curatori dell’opera “Clausole testamentarie”, editore Giuffrè 2014, incentrato in materia mortis causa.